La calma apparente è terminata. I lavoratori forestali si preparano a scendere in campo, esasperati dagli impegni annunciati in vista della Finanziaria che, però, non si sono concretizzati.
Dopo l’Epifania, si aprirà ufficialmente alla Regione la prima vertenza del 2025, con una delle categorie più influenti a livello elettorale pronta a far sentire la propria voce, sia nelle piazze che nelle sedi istituzionali.
I circa 15 mila lavoratori impegnati nella prevenzione e nello spegnimento degli incendi si aspettavano che la Finanziaria nazionale prevedesse un significativo incremento di fondi. L’obiettivo era quello di garantire un maggiore impiego per il 2025 e avviare un processo di stabilizzazione negli anni successivi.
La Lega aveva fatto propria questa iniziativa, articolandola su due fronti: il coordinatore regionale e parlamentare nazionale Nino Germanà aveva promesso, attraverso la Finanziaria proposta dal governo Meloni-Giorgetti, un budget di 55 milioni di euro all’anno per i prossimi cinque anni.
Questi fondi avrebbero dovuto affiancarsi alle risorse ordinarie della Regione, consentendo agli assessorati all’Agricoltura e all’Ambiente di incrementare le giornate lavorative e i compensi dei precari.
Luca Sammartino, figura chiave della Lega in Sicilia, aveva illustrato ai sindacati i dettagli del piano: l’incremento delle giornate lavorative avrebbe coinvolto tutti i lavoratori stagionali, pari a 14.783 unità.
Nello specifico, i 1.926 addetti che attualmente lavorano per 78 giorni e i 7.876 che ne svolgono 101 avrebbero raggiunto le 156 giornate. I 4.981 operai che finora hanno lavorato 151 giorni sarebbero saliti a 178.
A partire dal 2026, il piano prevedeva l’avvio delle stabilizzazioni, da inserire in una riforma da approvare parallelamente alla Finanziaria regionale.
Tuttavia, né la manovra nazionale né quella regionale hanno incluso le misure promesse. La reazione di Cgil, Cisl e Uil non si è fatta attendere: «Vogliamo capire che fine abbiano fatto quelle promesse», hanno dichiarato Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino, segretari generali di Fai-Flai-Uila Sicilia.