Si avvicina una possibile data per le elezioni di secondo livello dei Liberi Consorzi: il 27 aprile, subito dopo Pasqua, potrebbe rappresentare lβultima finestra utile per porre fine alla lunga stagione dei commissariamenti.
Se questa ipotesi venisse confermata, lβindizione dei comizi elettorali avverrebbe nel mese di marzo.
Le elezioni di secondo livello coinvolgeranno sindaci e consiglieri comunali, escludendo gli assessori, che non essendo eletti direttamente dai cittadini non potranno partecipare alla consultazione. Il voto sarà ponderato, dando maggiore peso ai rappresentanti dei comuni più popolosi. I consigli provinciali verranno scelti da questi delegati, così come i presidenti degli enti. Tuttavia, non potranno essere eletti i sindaci con meno di 18 mesi di mandato residuo. Per quanto riguarda le città metropolitane di Palermo, Messina e Catania, la situazione non subirà particolari cambiamenti: Roberto Lagalla, Federico Basile ed Enrico Trantino continueranno a guidare le rispettive amministrazioni.
Il clima politico Γ¨ giΓ in fermento, con le segreterie dei partiti impegnate in trattative e incontri.
Il centrodestra punta a un fronte compatto, ma trovare un accordo tra le varie forze della coalizione potrebbe rivelarsi complicato. Saverio Romano, leader di Noi Moderati, ha lanciato un appello affinchΓ© si evitino divisioni inutili e si persegua lβunitΓ .
Sul fronte opposto, il Partito Democratico potrebbe orientarsi verso figure amministrative formalmente civiche ma distanti dal centrodestra.
Unβalleanza con il Movimento 5 Stelle appare possibile, data la chiara posizione espressa dal partito sin dallβinizio della discussione.
La deputata trapanese Cristina Ciminnisi ha piΓΉ volte sollecitato la convocazione del voto di secondo livello, sottolineando lβimportanza di superare la gestione commissariale e garantire una guida stabile agli enti.
Anche la pentastellata Roberta Schillaci ha evidenziato le difficoltΓ del centrodestra nel trovare unβintesa, affermando che le divergenze tra i partiti della coalizione emergono sia a livello nazionale che regionale. Secondo Schillaci, la scelta di modificare o meno la legge Delrio Γ¨ nelle mani della maggioranza di governo, ma al momento lβunica certezza Γ¨ rappresentata dallβormai imminente consultazione elettorale.