A partire dall’anno scolastico 2024/2025 entra in vigore il nuovo Sistema nazionale di valutazione dei dirigenti scolastici, introdotto per decreto dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Il processo di valutazione prevede due fasi principali: la prima consiste nell’assegnazione di obiettivi, anche di carattere regionale, mentre la seconda riguarda la valutazione vera e propria, affidata ai direttori degli uffici scolastici regionali. È inoltre prevista la possibilità di un contraddittorio con gli interessati e l’intervento di un organismo di garanzia. Gli esiti di tale valutazione avranno un impatto diretto sulla retribuzione di risultato dei dirigenti.
“Si tratta di un passo significativo per il settore dell’istruzione – ha dichiarato il ministro Valditara – poiché questo sistema di valutazione colma un vuoto normativo durato 25 anni, spesso ostacolato da resistenze di natura culturale”.
Sulla questione è intervenuto anche Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, sottolineando l’importanza di un’armonizzazione definitiva della retribuzione dei dirigenti scolastici con quella degli altri dirigenti della stessa area contrattuale. “Il Ministro ha dimostrato sensibilità su questo tema e chiederò un incontro dedicato per affrontarlo nello specifico” ha affermato Giannelli.