Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che introduce il femminicidio come reato autonomo, sancendolo con la pena dellβergastolo. La normativa, che include ulteriori misure volte a rafforzare la protezione delle vittime e a contrastare ogni forma di violenza contro le donne, arriva proprio in prossimitΓ dellβ8 marzo, Giornata internazionale della donna.
La premier ha dichiarato che questo provvedimento rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di riforma intrapreso fin dallβinsediamento del governo, volto a combattere sistematicamente la violenza di genere. In particolare, il nuovo testo prevede lβapplicazione di aggravanti e pene piΓΉ severe non solo per il femminicidio, ma anche per reati come maltrattamenti, stalking, violenza sessuale e revenge porn.
Il ministro per le Riforme istituzionali ha sottolineato come lβintroduzione dellβergastolo per il femminicidio sia una risposta alla carenza degli strumenti sanzionatori presenti nella vigente disciplina, evidenziando come, fino ad ora, tali condotte non venissero adeguatamente punite. Parallelamente, il ministro per la Famiglia ha evidenziato la portata storica della misura, sottolineando la necessitΓ di riconoscere la specificitΓ del rapporto asimmetrico che caratterizza la violenza sulle donne, derivante da un contesto di discriminazione e prevaricazione.
Infine, il ministro della Giustizia ha rimarcato lβimportanza di valorizzare il ruolo delle vittime, garantendo loro un supporto attivo nelle fasi investigative, e ha confermato che il provvedimento prevede, tra le altre novitΓ , lβobbligatorietΓ di una formazione specifica per i magistrati. Questo insieme di interventi normativi mira a creare un mutamento culturale profondo, affinchΓ© la societΓ riconosca e combatta efficacemente ogni forma di intolleranza e violenza nei confronti delle donne.